Dopo 5 anni e 5 mesi il Consiglio dei Ministri ha finalmente recepito il regolamento (UE) 2020/741 per il riutilizzo delle acque reflue affinate a prevalente destinazione agricola. Il 5 novembre scorso ha approvato in via preliminare il testo di regolamento proposto dal ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, che sarà adottato con decreto del Presidente della Repubblica.
Il regolamento italiano riproduce sostanzialmente lo schema normativo del documento europeo, fissando i requisiti minimi delle acque destinate al riuso agricolo, stabilendo che il riuso sia accompagnato da un piano di gestione dei rischi e che sia preventivamente autorizzato dall'autorità competente e prevedendo norme per il monitoraggio e per l'informazione al pubblico.
Con il riuso delle acque affinate potranno essere recuperati, solo dagli impianti di depurazione maggiori, 2,3 miliardi di mc di acqua all'anno (fonte Utilitalia), il che può tradursi, nell'ambito delle strategie di adattamento al cambiamento climatico, in un significativo contributo al contrasto delle siccità.
Uno studio recente del SNPA del luglio 2024 (Il riutilizzo delle acque reflue urbane da impianti di depurazione urbani: ricognizione sui controlli e quadro conoscitivo nazionale) ha evidenziato le potenzialità del riuso delle acque reflue depurate:
In attesa di leggere il testo definitivo pubblichiamo il testo del regolamento UE 2020/741 e dello studio SNPA.