Ad Alfredo Baccarini, ingegnere, è legata la memoria della prima legge del regno d'Italia sulle bonifiche, segnata dal ruolo attivo dello Stato nel finanziamento, sia pur parziale, delle opere di bonifica di I^ categoria, alle quali veniva riconosciuto grande rilievo ai fini del miglioramento igienico e agricolo del territorio.
Nel 1872, quando era capo del Genio Civile di Grosseto, risale il suo scritto "Sul compimento delle opere di boniofica e sulla definitiva regolazione delle acque nelle maremme toscane". La memoria descrive e analizza le bonifiche eseguite all'epoca nelle maremme e suggerisce gli interventi di completamento ancora occorrenti per il perfezionamento, contenuti in 21 progetti allegati.
Interessante è rilevare il giudizio non proprio entusiasta del Baccarini sui sollevamenti meccanici delle acque, comprensibile per l'epoca: parmi però trattarsi di perfezionamenti bonificatorii che presto o tardi potranno allettare l'industria privata più che non debbano preoccupare all'istante le cure dirette della pubblica amministrazione.